Potremmo allevare, secondo i parametri regionali, più di 4000 mila capi avendo 350 ettari a disposizione, ma siamo da sempre stati fortemente motivati dal desiderio di dare la possibilità agli animali di vivere in assoluta libertà e indipendenza, non superando, pertanto, il numero di 400 capi allevati, il che vuol dire: un capo e poco più per ogni ettaro. Sono queste le condizioni ottimali che favoriscono la propensione al pascolo naturale, che però vanno contro i nostri interessi, perché il continuo movimento causa una notevole dispersione di energie e conseguentemente del peso. Tutto ciò però va a vantaggio dei nostri clienti in quanto la qualità della carne è di grande prelibatezza e genuinità, mantenendo cosi inalterate le caratteristiche uniche di omega 3 e omega 6, che i suini perderebbero se venissero allevati in cattività.
Le migliaia di piante di castagno, quercia e faggio presenti all’interno del nostro territorio, dove i nostri suini neri vengono allevati, sono fondamentali per il sapore delle carni e per il sapore unico dei salumi. Di fatti, quando inizia il periodo della caduta delle castagne e successivamente quello delle ghiande, gli animali destinati alla trasformazione si alimentano spontaneamente solo ed esclusivamente dei frutti prodotti dalle suddette piante. Nei periodi più caldi dell’anno, quando la siccità causa l’essiccamento della vegetazione erbivora, integriamo l’alimentazione con i nostri prodotti coltivati in azienda. Pertanto, la crescita a lenti ritmi naturali, comporta che la macellazione avvenga non prima del diciottesimo mese di età di ogni capo.